“Il Passerotto di Mage'” di Antonio Lombardo alla giornata culturale del Brasile

Roma. Venerdì 3 luglio 2015 si è tenuta la manifestazione “Cultura do Brasil” dalle ore 10.30 alle 22.30, presso la sala consiliare in Piazza Sempione 15.  La manifestazione, promossa dal III Municipio, ha avuto il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile.

A fare gli onori di casa il Presidente Paolo Emilio Marchionne, mentre per l’Ambasciata erano presenti Caio Flavio de Noronha, Segretario Culturale, e Cynthia Bugané, Ministro Consigliere, che ha portato il saluto d’apertura della manifestazione a tutti i partecipanti.

La giornata è iniziata con la mostra intitolata «Sincronicidade» con l’esposizione delle opere dell’artista brasiliano Antoviani Di Borotto. La sincronicità è un concetto introdotto dallo psicoanalista Carl Gustav Jung nel 1950, definito «un principio di nessi acausali», che consiste in un legame tra due eventi che avvengono in contemporanea, connessi tra loro in maniera non causale, cioè non in modo tale che l’uno influisca materialmente sull’altro, ma in quanto appartengono entrambi a un medesimo contesto o contenuto significativo, come due orologi che siano stati sincronizzati su una stessa ora.

L’intreccio tra le varie discipline – pittura, letteratura e musica – espresse durante l’evento, gli autori delle stesse, gli ospiti e le personalità ha dato il senso che la sincronicità, ossia degli eventi che coincidono in un modo significativo per la persone che hanno sperimentato questa incredibile «coincidenza significativa», si sia pienamente espressa nell’evento che si e’ svolto al III Municipio.

Per la letteratura è stato presentato il libro «Il Passerotto di Magé» di Antonio Lombardo, storia liberamente ispirata a uno dei più grandi campioni del calcio brasiliano, Mané Garrincha. Relatore e ospite speciale di FARE CULTURA è stato Angelo Benedicto Sormani, ex calciatore brasiliano naturalizzato italiano, che in soli cinque anni al Milan ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale, quest’ultima il 23 ottobre 1969, in quella che lui definisce la “settimana santa del calcio“. Con tantissimi aneddoti sulla storia di Garrincha, Sormani ha affascinato il pubblico e valorizzato il contenuto del libro di Lombardo. “Garrincha è il più brasiliano di tutti i brasiliani perché appartenente agli indios latino-americani e non discendente dalle navi europee” – ha detto Sormani – “Era imprendibile e anche una gioa per tutto il popolo del calcio e sebbene nel 1958 fece più scalpore il giovane Pelé, in realtà nel 1962 Garrincha dimostrò che fu proprio lui a far vincere al Brasile la sua seconda Coppa del Mondo“.  Ha proseguito Sormani: “i bambini di oggi non hanno più tempo di giocare e hanno difficoltà a farlo nelle strade, ma soprattutto hanno dei modelli negativi e uno spegnimento quasi totale di tutti i movimenti motori. Anche per questo è impossibile pensare che esisterà un nuovo Garrincha. La sua non può che essere una storia senza tempo da raccontare a tutti i bambini che si avvicinano al calcio“.

Al termine della presentazione del libro di Lombardo, e dopo aver festeggiato il compleanno di Mister Sormani, la serata è continuata con la musica di Ze Galìa che si è esibito con una Chitarra Classica Pre-Amp «Takamine», dove la melodia, il ritmo e l’armonia del “sound brasiliano” hanno allietato gli ospiti. Hanno chiuso la manifestazione i documentari de «La sottile linea brasiliana» della regista Marilia Cioni ed «Hemingway» di Lucio Saya, organizzatore della giornata culturale verdeoro.