“Il Passerotto di Magé” presentato per la prima volta nelle scuole

Liceo Scientifico di Zagarolo

Il Passerotto di Magé” ha spiccato il volo nel mondo della scuola arrivando direttamente nel cuore dei ragazzi e dei professori. Infatti, giorno 10 Novembre 2015 al Liceo Scientifico Statale “Paolo Borsellino e Giovanni Falcone” di Zagarolo (Roma) è stato presentato il testo con la presenza dell’autore, Antonio Lombardo. Caldissima l’accoglienza ricevuta e tantissimi i ragazzi interessati ai fatti contenuti nel libro, alla scoperta di un calcio romantico ed epico, quasi fantastico. Qualcuno timidamente accenna un interessante parallelismo con la corrente letteraria del “realismo magico”, proprio per il dipanarsi della storia che nella sua libera ispirazione ha saputo dare un alone magico e misterioso agli eventi e al personaggio.

Non siamo ancora pronti a dare una risposta simile accostando il nostro autore, ingegnere al suo primo libro, con una serie di grandissimi autori come Gabriel Garcia Marquez, Isabelle Allende, Italo Calvino, Milan Kundera o Franz Kafka giusto per citarne alcuni. Tuttavia riteniamo possibile che la corrente sia proprio quella corretta, ricordando che il “realismo magico” (o realismo fantastico) è corrente letteraria che abbraccia tantissimi grandi autori di tutto il mondo, anche nelle arti visive, dove gli elementi magici appaiono in un contesto realistico e anche se solo si accennano ve ne è una forte percezione.

Per quello che ci riguarda, facendo un’analisi dei tratti distintivi di questa corrente di narrativa, possiamo ammettere in effetti che alcuni di essi, soprattutto quelli legati allo strano intreccio di destini e alle premonizioni, catturano e stimolano il lettore al mondo del fantastico, poiché l’elemento magico può essere intuito ma non viene mai spiegato. Se non fosse perché il personaggio è storicamente esistito in un particolare epoca, vi è una quasi assenza di temporalità che rende unico e leggibile il racconto per qualunque tempo, da qui ai prossimi mille anni; inoltre, incorpora le leggende indiane con il folklore brasiliano che da esse deriva, disegnando in maniera estremamente interessante la nascita e la crescita del Brasile, attraverso lo scorrere del tempo e degli eventi tra il colonizzatore e il colonizzato; la mescolanza culturale di persone che si incontrano o arrivano da aree geografiche molto distanti è sempre presente; per descrivere il presente del personaggio si parte dal passato storico e culturale del grande paese sudamericano; è un racconto gioioso ma le azioni successive e le coincidenze si percepiscono prima del loro manifestarsi. Quindi sì! Potremmo tranquillamente dare un giudizio positivo nell’inserire il racconto nella corrente letteraria del “realismo magico sudamericano“.

Quello che forse non tutti sanno è la magia che porta con sé lo stesso libro, poiché una serie di piccoli aneddoti sono avvenuti dal suo momento di pubblicazione. Uno tra tutti è stato durante la presentazione del libro in ambasciata brasiliana nella sua prima assoluta al mondo. L’ultimo video che accompagnava la storia e si presentava al pubblico portava la canzone di “Mané, Mané” di Angelita Martinez (1959), che la stessa cantante aveva dedicato a lui dopo un’intensa storia d’amore e passione.  Senza alcun motivo apparente, il video parte ma non viene accompagnato dalla musica, tant’è vero che lo stesso autore prontamente dal suo cellulare avvicinava ai microfoni la canzone per farla ascoltare a tutti, mentre il video girava. Nessuna spiegazione alla mancanza di audio erano riusciti a dare il regista e l’organizzatore, benché la presentazione era stata un successone. L’ipotesi finale che lo stesso autore ha provato a darsi era che l’ultimo video non poteva portare con sé la canzone di Angelita, ma bisognava aggiungere un ulteriore video alle future presentazioni. Il video aggiunto è quello di “Bambino” di Elza Soarez, una delle più grandi cantanti di samba di tutti i tempi, considerata dalla BBC come “La voce del secolo XX”, nonché profondo amore e moglie di Garrincha. Da quel momento, i video hanno sempre magicamente funzionato e la canzone “Bambino” sarà sempre l’atto finale di ogni presentazione dell’autore.